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Sostenibilità sociale

MATACENA FOUNDATION

Insieme per la scienza

Una collaborazione tra la Cina e l'Italia

La Fondazione Matacena, costituita nel 2001 grazie a una donazione di 1 milione di USD da parte di Elio Matacena, ha come finalità la promozione e lo sviluppo delle scienze terrestri e ambientali nell’ambito della collaborazione tra la Cina e l’Italia. L’accordo per l’istituzione della Fondazione è stato siglato a Pechino alla presenza del ministro della Ricerca Scientifica della Repubblica Popolare Cinese e del presidente della Chinese Academy of Science.
Lo Statuto della Fondazione è stato aggiornato nel 2018.

Nel corso degli anni sono state assegnate borse di studio e di lavoro a giovani scienziati che hanno ottenuto successi nei propri campi e sono stati finanziati scambi accademici tra l’Italia e la Cina allo scopo di incrementare gli studi per la protezione dell’ambiente, contribuendo allo sviluppo umano e sociale.
Del Consiglio di amministrazione fa parte, come membro permanente, il consigliere scientifico dell’Ambasciata d’Italia a Pechino.
Dopo la scomparsa di Elio Matacena, la famiglia è ora rappresentata nel CdA della Fondazione da suo figlio Gennaro come membro onorario.

LA COMUNITÀ DI SAN GENNARO

I giovani al centro

L’obiettivo della Fondazione è la rinascita Rione, ricco di storia e di testimonianze artistiche e culturali, incoraggiando il rispetto per il bello, la cultura del dono, il senso di responsabilità civica.

La Caronte S.p.A. è tra i Soci fondatori della Fondazione di Comunità San Gennaro (www.fondazionesangennaro.org).
Fortemente voluta e promossa da Padre Antonio Loffredo, parroco della Chiesa di Santa Maria nel Rione Sanità a Napoli, la fondazione ha dato vita e ha sostenuto cooperative di giovani del Rione, territorio inquinato da infiltrazioni della criminalità organizzata e caratterizzato da un forte degrado sociale ed economico.

Istituita nel 2014 grazie alle donazioni dei soci fondatori e alla collaborazione con associazioni, aziende, artisti, forze dell’ordine, società sportive, reti di commercianti e privati, la Fondazione ha realizzato progetti di grande rilievo con la partecipazione attiva dei giovani. Trai progetti, si citano a titolo d’esempio il recupero di beni artistici e la valorizzazione di siti come le Catacombe di S. Gennaro e S. Gaudioso – diventate meta turistica con 50.000 accessi all’anno, il Teatro Sanità, una Casa editrice, l’Orchestra Giovanile Sanitansamble e l’avvio di attività di artigianato del legno, della ceramica, del restauro, della ristorazione ecc.

COOPERATIVA SOCIALE PRIMA INFANZIA

La casa dei giochi

Elio Matacena ha incentivato iniziative di promozione per le fasce deboli attraverso la Caronte & Tourist, e personalmente la creazione della scuola per l’infanzia “Casa dei Giochi”.
Scuola per l’infanzia nel quartiere Giostra di Messina attiva dal 2003 al 2011 a sostegno dell’educazione di bambini e bambine in condizioni disagiate, in collaborazione con la prof. Mantovani dell’Università di Milano Bicocca.

ONLUS GIUSEPPE FRANZA - ELIO MATACENA

La Fondazione finanzia annualmente progetti di recupero sociale a vantaggio delle fasce deboli e di sostegno ad attività imprenditoriali nell’area dello Stretto di Messina, con focus sull’occupazione giovanile e femminile.

Donazioni per attività sanitarie e assistenziali nel corso dell’epidemia di Covid-19.

In occasione del cinquantesimo anniversario del primo traghettamento privato, la Caronte & Tourist S.p.A. ha fondato l’Onlus “Giuseppe Franza-Elio Matacena”, associazione no-profit, con una dotazione iniziale di € 500.000,00.
La scelta dei progetti cui assegnare un contributo finanziario è affidata al Comitato tecnico scientifico della Fondazione che si riunisce in modalità collegiale.

Tra febbraio e novembre 2020, oltre ai contributi a titolo personale delle famiglie Franza e Matacena e dei membri del CdA, la Caronte S.p.A., la Tourist S.p.A. e la Caronte & Tourist S.p.A., hanno effettuato donazioni alle seguenti strutture sanitarie e assistenziali, fondazioni e ONLUS nelle città di Messina Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Napoli:

  • Protezione Civile di Messina e di Reggio Calabria € 500.000,00
  • Ospedale di Reggio Calabria € 200.000

Concerto d’Imprese

Percorsi di musica al Teatro di San Carlo

Il progetto

La Caronte S.p.A., rappresentata da Lorenzo Matacena, sostiene Progetto Concerto di imprese.
Il progetto è sostenuto da un gruppo di imprenditori del territorio campano che ha unito le forze per attuare interventi di sostegno per la promozione e lo sviluppo dell’offerta artistica al Teatro di San Carlo: un’azione congiunta che si delinea come progetto di valorizzazione del patrimonio storico musicale, della mobilità artistica, del confronto professionale, della circolazione transnazionale delle opere culturali e artistiche e dei professionisti. Contribuendo, ciascuno in base a diverse prospettive d’osservazione e alle proprie idee, alla costituzione di un fondo d’investimento ripartito su base triennale, gli imprenditori hanno consentito al Teatro di rafforzare il percorso artistico della Stagione di Concerti 2018/19 con grandi interpreti della scena contemporanea.

Santobono Pausilipon Onlus

Ricerca in oncologia. Caronte Spa al fianco dell’Azienda Ospedaliera Santobono - Pausilipon.

La holding di proprietà della famiglia Matacena, attiva nel settore immobiliare, turistico e della navigazione, a sostegno della ricerca in oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono – Pausilipon, finanzia l’acquisto di nuovi innovativi macchinari di laboratorio e istituisce una borsa di studio destinata a un giovane ricercatore che porti competenze e nuove abilità all’interno dell’Azienda.

Se è vero che le patologie tumorali colpiscono ogni anno, in Italia, circa 1700 bambini, è pur vero che la ricerca rappresenta in atto il principale e il più efficace strumento per il perfezionamento delle cure e il miglioramento della qualità della vita dei piccoli pazienti.

Partendo da questo dato di fatto, l’Azienda Ospedaliera Santobono – Pausilipon, con il sostegno della Fondazione omonima, ha deciso di dotarsi di un’area di ricerca che si occupi di valutare l’efficacia di nuovi farmaci; sperimentare nuove terapie e nuovi protocolli di cura per una medicina sempre più personalizzata e attenta alle esigenze dei piccoli pazienti; promuovere la ricerca nel settore della stampa 3D.

Grazie al contributo di Caronte Spa compiamo un ulteriore significativo passo in avanti verso l’ambizioso obiettivo di portare la ricerca clinica all’interno dell’Ospedale. Sempre più spesso si parla di ricerca traslazionale, che nasce con l’obiettivo di trasformare in applicazioni cliniche le evidenze scientifiche prodotte in laboratorio. Avere a disposizione laboratori dedicati vuol dire studiare la malattia e lavorare all’individuazione di protocolli di cura sempre più innovativi ed efficaci” – ha detto Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon.

Grazie alla generosità della famiglia Matacena, che ha deciso di devolvere 100mila euro all’anno per tre anni, sarà possibile investire nell’acquisto di apparecchiature all’avanguardia da destinare ai nostri laboratori. Inoltre, su precisa volontà della Caronte e degli armatori, da sempre attenti alle relazioni umane, sarà possibile finanziare una borsa di studio per un giovane ricercatore che possa mettere al servizio dell’azienda competenze e capitale umano” – ha aggiunto Flavia Matrisciano, direttrice della Fondazione Santobono – Pausilipon.
“La ricerca in oncologia è un ambito che ci sta molto a cuore, perché ci dà la possibilità di offrire ai nostri piccoli pazienti cure sempre più all’avanguardia e di migliorare la loro qualità di vita” – ha commentato da parte sua Anna Maria Ziccardi, presidente della Fondazione Santobono – Pausilipon.

Per Lorenzo Matacena “sostenere la ricerca scientifica, sostenere l’impegno e l’entusiasmo di tanti giovani ricercatori è una responsabilità che dovrebbe essere avvertita da ognuno di noi. Sostenere la ricerca significa scommettere su un futuro d’innovazione, di crescita e di benessere diffusi nel Paese. Maggiori investimenti, ma anche un salto culturale, dunque. Perché l’innovazione è davvero tale solo se porta benefici alle persone”.

Campagna Nazionale di sensibilizzazione contro gli abusi sui minori

La Violenza sui Minori rappresenta la più grave emergenza umanitaria degli ultimi decenni, anche nei paesi più industrializzati, Italia inclusa. I danni del minore che viene abusato sono devastanti, con conseguenze a breve e a lungo termine sia per la salute fisica e sia per quella mentale delle vittime.
I Ricercatori del CNR-IRIB di Catania svolgono attività scientifica e di ricerca principalmente rivolta al settore delle neuroscienze, della neurobiologia e della genetica molecolare, incluso progetti di ricerca indirizzati allo studio delle alterazioni cliniche, genetiche ed epigenetiche correlate alle patologie neurologiche e neuro-psico comportamentali correlate alla violenza sui minori; inoltre, nell’ambito della violenza sui minori, il CNR IRIB svolge anche ampia attività di divulgazione (attività Terza Missione d’Istituto), rivolta ad informare e sensibilizzare la comunità e ad incrementare le conoscenze relative al fenomeno del maltrattamento e degli abusi sui minori.
A partire dal mese di dicembre 2022, l’Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR IRIB), insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e alla Fondazione Terre des Hommes, hanno avviato una Campagna Nazionale di sensibilizzazione contro gli abusi sui minori.
L’iniziativa è stata presentata, in data 1° dicembre 2022, alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, alla presenza di diverse Autorità Politiche, Accademiche e Scientifiche e dei media nazionali, riscontrando ampi apprezzamenti, con notevoli riverberi a vantaggio della sensibilizzazione, prevenzione e contrasto della violenza sui minori. La campagna ha ricevuto il patrocinio di prestigiosi Enti pubblici Istituzionali ed il supporto di svariate realtà imprenditoriali sensibili ai temi sociali, nella forza di un messaggio di grande impatto sociale e culturale verso la collettività.
La prevenzione primaria della violenza sui minori consiste anche nel pianificare servizi di informazione e di sensibilizzazione rivolti alla collettività; è ampiamente riconosciuto che, così come capita per altri contesti socio culturali e sanitari, i messaggi mediatici spesso sono particolarmente efficaci per stimolare e sensibilizzare l’opinione pubblica su una determinata tematica. Nello specifico, la campagna veicola un messaggio sociale tramite un manifesto associato ad un’immagine realizzata con la tecnica della fotografia lenticolare (un particolare tipo di stampa che permette di mostrare immagini diverse cambiando il punto di osservazione); l’immagine mostra il volto di una ragazza insieme alla frase “Gli abusi sui minori sono invisibili solo a chi non li vuole vedere”; poi, grazie all’effetto lenticolare, il volto della ragazza lentamente cambia di aspetto, mostrando i segni della violenza, insieme alla frase “se vedi qualcosa non girarti dall’altra parte”.
La divulgazione del manifesto è stata effettuata tramite cartellonistica urbana, cartellonistica presso ambulatori medici e tramite foto messaggistica sui mezzi di trasporto pubblici (tram e bus) delle principali città del territorio nazionale; alla campagna è associato anche uno spot video (che ha ricevuto il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso) che viene divulgato in svariate strutture ricettive del territorio italiano: schermi stadi di calcio, schermi aeroporto e schermi urbani, centri commerciali, farmacie, etc..